Ecco il link per seguire gli aggiornamenti…
https://www.limit.center/index.php/limit-project-x-annapurna
Dopo la famosa “spedizione fantasma” al K2 (Tommaso Lamantia in vetta), il CAI Biella ha già pronta una nuova avventura himalaiana, questa volta diretta all’Annapurna. E si tratta di una sfida alpinistica particolare perché si tratta di aprire una nuova via che vuole essere anche un tributo alla memoria di un grande scalatore biellese, Guido Machetto.
La spedizione, che è partita dall’Italia sabato scorso, ha come obiettivo appunto quello di aprire una nuova via sullo sperone Nord-Ovest, che nel 1973 fu tentato da una spedizione italiana di cui faceva parte anche Machetto, la cui memoria il CAI Biella vuole onorare, rinnovando l’impegno di una comunità che fa dell’alpinismo un elemento identitario e culturale.
Il crollo di un seracco, che spazzò via il campo 2 dove si trovavano Miller Rava e Leo Cerruti, pose fine al tentativo di 52 anni fa, al quale presero parte anche Vasco Taldo, Gianni Calcagno, Carlo Zonta, Carmelo Di Pietro, Angelo Nerli, Lorenzo Pomodoro, Alessandro Gogna e Rino Prina Cerai.
La nuova spedizione del Cai di Biella è guidata da Gian Luca Cavalli, accademico del CAI e istruttore della scuola nazionale “Guido Machetto” di Biella, già a capo della spedizione 2024 al K2, durante la quale ha salito il Broad Peak insieme a Cesar Rosales, guida andina di origine peruviana (e biellese d’adozione, in quanto alpinisticamente formatasi grazie alla guida Enrico Rosso nell’ambito del progetto di cooperazione internazionale Mato Grosso) che di nuovo lo affianca. Con loro ci sarà anche Donatella Barbera, medico della spedizione.
A supportare il racconto di questa avventura ci sarà il filmmaker Matteo Zin con il suo team, mentre Yuri Palma seguirà la spedizione fino al campo 1, documentando i momenti più intensi dell’ascensione.
Il progetto è sostenuto da LIMIT, realtà biellese che si occupa di innovazione in ambito riabilitativo e sportivo, e che con questa spedizione vuole mostrare quanto la preparazione fisica, la resilienza mentale e il recupero siano fondamentali in sfide estreme come questa. La spedizione sarà seguita e raccontata attraverso il sito ufficiale www.limit.center, dove si potranno trovare aggiornamenti costanti, fotografie e video esclusivi.
Un elemento simbolico importante accompagna gli alpinisti: una miniatura dell’opera “Unione Olimpica” dell’artista biellese Paolo Barichello. Questa opera rappresenta i valori di inclusione, collaborazione e fratellanza tra popoli, che i protagonisti porteranno fino alle pendici dell’Annapurna. La miniatura non tornerà in Italia ma sarà donata alla comunità nepalese di Waku dove è viva la memoria di Martino Borrione, indimenticato delegato del Soccorso alpino biellese e fondatore della Onlus Bi-Nepal. Con questa associazione, negli anni, sono stati fatti significativi sforzi per dare la possibilità ai giovani del posto di costruirsi un’istruzione. La miniatura è stata idealmente consegnata da Laura Rondolotto, vedova di Martino e che da lui ha preso il testimone nell’impegno pro Nepal, al team degli alpinisti.
La partenza della spedizione è stata preceduta da una serata commemorativa in memoria di Guido Machetto, durante la quale la sorella Carla Machetto ha consegnato i suoi ricordi alla Fondazione Sella, un gesto simbolico che sottolinea il legame tra memoria storica e nuove imprese.