Nuovo appuntamento della rassegna «La montagna dialoga con la contemporaneità»

La sezione del Cai di Biella, con la commissione cultura, ha proposto un nuovo appuntamento della rassegna «La montagna dialoga con la contemporaneità» che si è tenuto presso l’Auditorium del Lanificio Maurizio Sella – Lms.

Dopo i due precedenti, dedicati ad aspetti dell’ambiente alpino in cui tematiche socio-culturali e naturalistiche si intrecciavano con gli stili della vita e frequentazione della montagna, questo si è posto con sguardo diverso, focalizzando l’attenzione sui tessuti e le attrezzature utilizzati nelle attività outdoor, approfondendo le caratteristiche tecniche richieste ma soprattutto la sostenibilità dei processi produttivi e dei materiali stessi.

Fondamentale è stata la collaborazione dell’Associazione Tessile e Salute, nella persona della referente scientifica Barbara Cravello, che ha contattato figure di professionisti sia del mondo accademico sia imprenditoriale.

Ada Ferri, professore del Politecnico di Torino, ha saputo abbinare dovizia di informazioni tecniche a capacità divulgative, immergendo l’uditorio nelle fasi di progettazione e produzione di un capo di abbigliamento sportivo funzionale, dai modelli artificiali che simulano la pelle umana, al manichino termico e ai test in vivo in ambiente controllato. Il rapporto fra quantità annuale di fibre prodotta e la percentuale di esse derivata da riciclo, ha evidenziato come ci sia ancora molta strada da percorrere nei processi di riutilizzo.

Marco Chiaberge, manager di Ferrino, ha intrecciato la storia dell’azienda, una della più longeve del settore, fondata a Torino nel 1870, con il dettaglio di ogni fase dei processi produttivi, mirati alla minimizzazione dell’impatto ambientale, declinata soprattutto con notevole utilizzo di energie rinnovabili. Si è concentrato sui materiali auxetici per gli zaini, sui test nella galleria del vento Pininfarina per le tende, il campo presso il rifugio Quintino Sella al Felik, sul Monte Rosa, la collaborazione con Città Studi a Biella e l’Upcycling, mirato a dare una seconda vita alle attrezzature da dismettere.

Luca Bruschi, manager di Reda, ha evidenziato come l’azienda persegua la sostenibilità nei tre ambiti che la caratterizzano, quello economico, ambientale e sociale, attraverso i termini che esplicitano la propria mission: sostenibilità, innovazione, fiducia, qualità. Le certificazioni conseguite dal 2004 sono numerose e evidenziano la scelta di un percorso imprenditoriale verso un futuro più sostenibile.

Sara Vittoria Brancati, manager di Reda, ha presentato la linea Rewoolution, che con i suoi capi in lana merino garantisce il massimo comfort nelle prestazioni sportive, coniugando eccellenza e sostenibilità; dalle fattorie della Nuova Zelanda la materia prima viene portata in Italia dove si svolgono tutte le fasi produttive, con utilizzo di energie rinnovabili e processi virtuosi di riciclo e riduzione delle emissioni.

Annalisa Zanni, di Fondazione Fila museum, ha presentato le innumerevoli e creative possibilità di riutilizzo di tessuti o parti di essi.

Un pubblico nutrito e attento ha seguito con interesse tutti gli aspetti trattati, e speriamo che ognuno abbia portato a casa qualcosa, che siano informazioni, consapevolezze, curiosità che possono diventare il volano per confronti futuri e buone pratiche.